FRANCIA – Legalizzazione cannabis. Proposta di legge dei Verdi (Aduc.it, 8 février 2014)

La senatrice Esther Benbassa (EELV – Europe Écologie Les Verts) ha presentato, lo scorso 28 gennaio, una proposta di legge “per autorizzare l’uso controllato della cannabis”. La senatrice e’ molto attiva su diversi argomenti sociali, come la procreazione medica assistita, il matrimonio per tutti e l’uguaglianza uomo-donna.
D. Lei ha depositato una proposta di legge per la depenalizzazione della cannabis. Perche’?
R. Abbiamo depositato una proposta di legge con lo scopo di autorizzare l’uso controllato della cannabis, e questo include anche la depenalizzazione. In Francia abbiamo la legislazione piu’ repressiva contro l’uso della cannabis ma abbiamo molti consumatori. E questo e’ un problema. I Paesi dove l’uso e’ depenalizzato, in Europa e in alcuni Stati degli Usa, non c’e’ un cosi’ consistente aumento del consumo. Se ci organizziamo per controllare la coltivazione della cannabis, le autorizzazioni, la qualita’, le quantita’ prodotte, etc. possiamo avere degli strumenti da utilizzare per fare prevenzione nelle scuole, sui prodotti..
Al momento l’argomento e’ tabu’ e non viene fatta una prevenzione. Ci sono due milioni di giovani che fumano e il 60% di persone che dichiarano di aver gia’ provato della cannabis. Motivo per cui dobbiamo prendere la questione in mano con pragmatismo.
D. Crede che dopo le manifestazioni che hanno portato il Governo a desistere sulla legga sulla famiglia, un’altra legge sociale come questa potrebbe passare?
R. Non c’e’ un buon momento in cui fare delle leggi di valore sociale. Con mia grande sorpresa, l’argomento e’ stato ben accolto dai media. Inoltre, l’obiettivo e’ di sensibilizzare la societa’ in materia. Noi non parliamo di distribuzione gratuita. Il fatto che alcool e sigarette siano liberamente in vendita, non significa che tutti bevano e fumino. Se arriviamo con dolcezza a sensibilizzare la societa’, a far cascare i convincimenti senza fondamento, e’ possibile che possiamo riuscirci.
D. Che ne pensa del fatto che il Governo ha deciso di rinviare l’esame del progetto di legge sulla famiglia?
R. Piu’ che una marcia indietro e’ una abdicazione. E’ come dire addio alla legge sulla famiglia. Mi dispiace molto. Politicamente, cedere davanti a 80.000 persone (ndr. manifestazione di piazza degli scorsi mesi), e’ un segnale molto cattivo. Sul territorio ci si domanda come si possa dare fiducia ad un Governo che demorde cosi’ facilmente.
Io credo che le proposte del ministro dell’Interno, Manuel Valls, siano antidemocratiche. Sostenendo che non ci saranno mai depositati emendamenti sulla fecondazione assistita e sulla maternita’ surrogata, si e’ sostituito al Parlamento. Dopo questo, abbiamo messo una croce sulla legge sulla famiglia. Si trattava di riforme come quella sui genitori adottivi, che tutti stavano aspettando.
Quindi io sto per depositare un progetto di legge al Senato a nome dei Verdi, perche’ la procreazione assistita sia fruibile da tutte le coppie, anche le donne single. Gli ecologisti si riuniranno martedi’ per discutere i dettagli e preparare il testo.
D. Avete dei confronti in merito coi parlamentari socialisti?
R. No, non ne abbiamo potuto discutere coi nostri colleghi socialisti. Loro ne hanno paura. Sono passati ad interessarsi di altro e si sono concentrati su altre tematiche.

(intervista di Philippe Euzen pubblicata sul quotidiano Le Monde del 08/02/2014)

Retrouver l’article sur Aduc.it